Sulle punte danzando con i Floyd
Si apre il sipario. Davanti agli occhi un muro di effetti luminosi e quattordici ballerini. Nelle orecchie l’imponenza del muro sonoro di The Wall dei Pink Floyd. Ma se per Rogers Waters e compagni i muri da abbattere erano i traumi e i sensi di colpa che isolavano l’uomo, per la Pavlova International Ballet Company sono «quelli costruiti su idee classicheggianti.
CORRIERE DELLA SERA – 02 NOVEMBRE 2012